Quali materiali si possono riciclare più volte?
Tutti i materiali di imballaggio. Alcuni all'infinito, come il vetro e i metalli, altri per un numero limitato di volte, perché con il continuo riciclo perdono alcune caratteristiche. Per esempio, le caffettiere prodotte in Italia sono di alluminio riciclato. Stesso discorso per il vetro: una bottiglia su due viene dal riciclo. Quanto al legno, il 90 per cento dei pannelli truciolari per i mobili proviene da questa fonte.
E’ consentito miscelare i rifiuti pericolosi con altre sostanze ?
Per stabilire se un Rifiuto è pericoloso o non pericoloso è sempre necessario effettuare un’analisi chimica ?
1. Alcune tipologie di rifiuti (con codice E.E.R. asteriscato) sono classificate come pericolose fin dall’origine. In questo caso è la normativa che stabilisce di classificare inequivocabilmente come pericolosi alcuni rifiuti sulla base del ciclo produttivo di provenienza in quanto per il legislatore non vi sono dubbi che possiedano caratteristiche chimico-fisiche o sostanze pericolose in quantità significative.
2. Per altre tipologie di rifiuti è prevista una voce speculare (codice senza asterisco per il rifiuto non pericoloso e codice con asterisco per il rifiuto pericoloso). Questa tipologia di rifiuti riguarda quegli scarti che in base al processo di lavorazione possono o meno contenere sostanze classificate come pericolose in quantità significative. In tal caso è necessario che il produttore del rifiuto proceda ad un prelievo e ad un’analisi chimica di un campione rappresentativo di rifiuto per stabilire se la concentrazione di sostanze pericolose che vengono rilevate superano i limiti di legge, tale da classificare il rifiuto pericoloso ed attribuire il E.E.R. con asterisco.
Esempio di rifiuto con codice a specchio che necessita di analisi chimica:
Oppure
Quale é la Responsabilità del Produttore di Rifiuti
Il produttore iniziale o altro detentore conserva la responsabilità per l’intera catena di trattamento, restando inteso che qualora il produttore iniziale o il detentore trasferisca i rifiuti per il trattamento preliminare ad uno dei soggetti consegnatari di cui al presente comma (intermediari, commercianti, enti o imprese autorizzati al recupero/smaltimento dei rifiuti), tale responsabilità, di regola, comunque sussiste.
Quando sono necessarie le analisi dei rifiuti?
Si prevede che la classificazione del rifiuto sia a carico del produttore, e se ne assuma tutte le responsabilità in caso di errata classificazione. Per tutelare la propria azienda, il produttore, dovrebbe pertanto procedere in merito. Tuttavia per il conferimento presso impianti di recupero è stabilito che le analisi siano eseguite dal produttore, in occasione del primo conferimento all’impianto, e successivamente ogni 24 mesi (12 nel caso di rifiuti pericolosi), ed in ogni caso ogni qualvolta dovessero occorrere modifiche sostanziali nel processo di produzione che ha originato tali rifiuti.
Le aziende si avvalgono di diversi metodi per ritirare i rifiuti. L’obiettivo è rendere le operazioni più comode possibile per il cliente, adottando le modalità più consone in base alle specifiche circostanze.
Quando è necessario un singolo intervento di ritiro la soluzione più richiesta è il ritiro con camion, che consiste nel carico dei rifiuti su un mezzo di trasporto da parte di uno o più operatori direttamente in loco. Se si tratta di un cantiere o se la produzione di rifiuti si protrae nel tempo è possibile richiedere il noleggio di un cassone scarrabile che il cliente potrà riempire comodamente e che verrà svuotato al bisogno.